Leadership for youth activisme: Visita a Westflügel. My soul is here                                                                                                          

Durante il progetto di scambio giovanile “Leadership for youth activism” – promosso da NaturKultur.Ev in Germania, a Syke, dal 13 al 22 novembre 2017 – sono stati organizzati molti workshop e alcune attività esterne finalizzate a sensibilizzare e spronare i giovani al cambiamento individuale e sociale ed esplorare le proprie doti di leadership.

Il programma del progetto


Durante il progetto abbiamo trascorso una giornata presso la “comunità di vita e di lavoro” a Westflügel.  Il centro si occupa di ospitare persone con disabilità fisiche e mentali, dando loro l’opportunità di lavorare. Qui vengono organizzati diversi workshop, in ognuno dei quali è presente un professionista che insegna ai residenti del centro il lavoro da svolgere e li supervisiona.
Nella sartoria,  abbiamo incontrato Alessandra, la responsabile, e Sabine, una dei residenti. Sabine vive qui da 3 anni e il suo lavoro è produrre abiti e oggetti per la casa, che vende nel negozio all’interno della struttura, ma che ama anche condividere con gli altri ospiti del centro.                                                              

     
Prima di trasferirsi a Westflügel faceva un lavoro alienante in un altro centro – tagliava fili di cotone superflui dalle borse di plastica –  e non le erano concesse più di quattro ore di tempo libero per andare a passeggio. A Westflügel la sua condizione è cambiata; durante la nostra chiacchierata ci ha raccontato quanto sia importante questo centro per lei, soprattutto perché le dà l’opportunità di lavorare proficuamente e sentirsi realizzata.  Una delle affermazioni che più ci ha colpito è stata la risposta di Sabine riguardo cosa rendesse questo posto così speciale. Con estrema semplicità infatti, ha risposto: “la mia anima è qui”.

Purtroppo il workshop a cui abbiamo assistito, così come altri, si svolge solo tre volte a settimana, perchè gli operatori, come Alessandra, lavorano part-time.
Abbiamo avuto modo di intervistare anche lei, che con molta disponibilità, ci ha raccontato delle sue mansioni all’interno del centro; un lavoro che ama ma che è anche difficile, poiché I residenti hanno bisogno di continue attenzioni. Lavora qui ormai da sette anni e apprezza particolarmente il centro per i suoi ideali “speciali”.
Westflügel, infatti, è un posto meraviglioso, i residenti si sentono a casa e tutti sono diventati parte di una grande famiglia. Purtroppo per alcuni è l’unica famiglia, poiché spesso vengono abbandonati dai propri affetti. Alcuni ne risentono fortemente, mentre altri non desiderano più avere contatti. Ci piace credere che è anche questo posto a dare loro la forza.


Durante quest’intervista ci hanno trasmesso le loro paure, insicurezze, fragilità, ma anche tanta forza e speranza. Il rispetto e l’umanità nei confronti di ogni persona qui non sono solo una speranza, ma la realtà.  E così semplicemente nel nome del centro ritroviamo la sua essenza.                       
Il titolo di comunità non è solo una denominazione, ma assume un valore ideologico, tutti i residenti possono e devono lavorare insieme per la comunità e così facendo sviluppano la loro responsabilità e al tempo stesso, acquistano fiducia in se stessi. Questo è il vero obiettivo della comunità: la riabilitazione attraverso il lavoro, e così la vita.

 

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